La pietra, le cave e la loro gente sono stati i diretti protagonisti della serata di presentazione dei libri Nabrežinski kamnolomi e Aurisina e le sue cave, la riedizione e la traduzione del lavoro collettivo di Aleš Brecelj, Zvonko Legiša e Ivan Vogrič edito nel 1989 dalla casa editrice ZTT. Un testo, finora disponibile solo in lingua slovena che alla luce di una sensibilità diversa rispetto al passato, per il quale è stato fortemente voluta una traduzione che potesse trasmettere la storia di questo territorio anche alla popolazione di lingua italiana.

L’iniziativa per la sua traduzione è nata durante le riunioni del Tavolo della pietra, che riunisce studiosi, imprenditori e numerosi amanti della pietra, delle cave e della loro valorizzazione. La peculiarità del libro riguarda soprattutto i capitoli che trattano la vita degli operai e l’influsso di questa industria su Aurisina, scritti basandosi su interviste e racconti raccolti sul campo.
Fu Zvonko Legiša a incominciare a mettere le basi per questo lavoro, trascrivendo innanzitutto il testo, che non era disponibile in formato digitale. Quindi gli autori passarono alle modifiche rese necessarie dal passare del tempo e infine alla traduzione, che venne poi rivista da Martina Clerici, Aurora Gabrovec e Dušan Križman. La sintesi è stata tradotta da Vera Kukanja e Urška Vidoni.

Con il testo in mano, arrivò il momento di trovare le risorse per la pubblicazione. La parte principale della somma è stata reperita nel progetto KAVE, finanziato dal Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia. Questo progetto è stato presentato dal Comune di Duino Aurisina, che ha affidato la progettualità e l’esecuzione all’associazione Casa CAVE. Casa CAVE ha anche reperito la somma mancante per coprire tutte le spese di stampa. La grafica e le fasi di stampa sono state affidate alla casa editrice Mladika, mentre l’editore di questa edizione è il Comune di Duino Aurisina.
La serata di presentazione del 2 agosto ha visto l’intervento degli autori, Aleš Brecelj, Zvonko Legiša e Ivan Vogrič, introdotto dalla presidente del Circolo culturale sloveno Igo Gruden Jasna Simoneta e dall’Assessora alla cultura del Comune di Duino Aurisina Marjanka Ban. Dopo la visione di un video dedicato al viadotto di Aurisina e al ponte di Salcano, gli autori hanno esposto i propri ricordi riguardo alla preparazione del testo alla fine degli anni ’80 ed elencato le modifiche al testo che si erano rese necessarie. La grafica del libro è stata curata dalla casa editrice Mladika, che ha provveduto anche a realizzare del nuovo materiale fotografico dove la qualità delle foto originali lasciava spazio a riprese migliori.
La serata è stata un’occasione di confronto e di festa per un volume che permetterà di fruire ed accedere ad una parte dell’immaginario che accomuna la popolazione di questo territorio: presenti numerosi familiari di coloro che lavorarono nelle cave di Aurisina e che con questo libro avranno modo di approfondire i racconti dei loro nonni, padri e zii.