La mostra sul materiale d’archivio preparata dal Circolo culturale sloveno Igo Gruden a Aurisina 89 si concentra sugli spunti più salienti che l’archeologo Ivan M. Hrovatin ha individuato nel suo lavoro di ricerca che è incominciato a gennaio e ed è proseguito fino ad agosto. La sua ricerca si è concentrata sul sondaggio del materiale disponibile per le epoche più remote e sul rintracciamensto dei dati che finora non sono state rilevati. Un lavoro che ha toccato gli archivi delle parrocchie locali, del Capitolo di Aquilea, nell’archivio dell’Arcidiocesi di Udine, l’archivio dei Della Torre (Thurn und Taxis) presso l’Archivio di Stato di Trieste, l’Archivio dell’Arcidiocesi di Lubiana, l’Archivio Diplomatico del Comune di Trieste), l’Archivio di Stato della Repubblica di Slovenia a Lubiana, fino a lambire l’archivio di Graz.
Ivan M. Hrovatin ha quindi selezionato per la mostra alcuni temi più ristretti, mentre molti altri argomenti sono stati accantonati per il momento, necesssitando di ulteriori approfondimenti e verifiche.

Immagine ripresa con la tecnica Lidar che permette di evidenziare in dettaglio il rilievo della superficie terrestre, in questo caso della baia di Canovella degli zoppoli. Fonte: Regione Friuli – Venezia giulia.

Sabato, 24 agosto alle ore 18.00 saranno quindi presentate alla visita guidata numerose informazioni e curiosità sul nostro territorio e sulla sua gente, compresa una datazione di Aurisina aggiornata e la spiegazione sulla sua posizione “sulla riva”.

Foto: ripresa con drone della baia di Canovella degli zoppoli, agosto 2020, autore: Mitja Emili.

La mostra storica è affiancata dalle fotografie dei Fotoclub Sušec e Brežice, scattate durante l’ex tempore fotografico di quest’anno, che fa parte del progetto “Aurisina parola sulla riva”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. La mostra Angoli nascosti di Aurisina si concentra sulle tracce del passato nel paese di Aurisina. La Sala Radovic al primo piano ospita invece la mostra per il 20 ventennale del Fotoclub Sušec.